COVID19: Israele intensifica l’applicazione della quarantena con il sistema di tracciamento GPS. Decine di migliaia di israeliani in quarantena riceveranno un sms che chiede loro di fornire la posizione GPS; il ministro definisce il servizio “essenziale” per “snellire” l’applicazione dell’autoisolamento
Aumentando gli sforzi per evitare la diffusione del coronavirus, Israele ha lanciato domenica un nuovo sistema di tracciamento GPS per monitorare meglio gli israeliani in quarantena. Secondo una dichiarazione del ministero della pubblica sicurezza, decine di migliaia di persone in quarantena hanno ricevuto un messaggio di testo dalla polizia israeliana con un link che chiedeva loro di fornire la loro posizione GPS. Il sistema di tracciamento, sviluppato dalla polizia israeliana in collaborazione con il ministero della pubblica sicurezza, è stato ampliato dopo un periodo pilota di successo nelle ultime settimane.
Israele negli ultimi mesi ha fatto i conti con una recrudescenza senza precedenti di casi di COVID-19 guidata dalla variante Delta altamente trasmissibile, spingendo il governo israeliano a introdurre nuove misure contro la pandemia.
Nel caso in cui un individuo scelga di rinunciare all’utilizzo del sistema, la polizia “sosterrà le attività di monitoraggio intorno al luogo della quarantena”, secondo i termini del sistema elencati su una pagina web del governo. Il ministro della pubblica sicurezza Omer Barlev ha definito il servizio “essenziale” per “snellire” l’applicazione della quarantena e salvare i viaggi delle forze dell’ordine nelle case di individui in autoisolamento.
“Consiglio a chiunque riceva un messaggio di fare clic sul collegamento e confermare l’attivazione della posizione temporanea”, ha affermato Barlev nella nota, aggiungendo inoltre che tutte le informazioni fornite al sistema non verranno archiviate. Israele richiede a tutti i viaggiatori che arrivano dall’estero di entrare in un periodo di autoisolamento di sette giorni, al termine del quale dovranno presentare un test PCR negativo. Gli israeliani che hanno ricevuto un terzo colpo di COVID-19 sono esenti dalla quarantena, così come quelli che si sono recentemente ripresi dalla malattia e quelli che hanno ricevuto le prime due dosi negli ultimi sei mesi.